Ho vissuto questi momenti per almeno trent’anni. Più la situazione precipita in Ucraina, più mi ricorda quella della Georgia. E con un pò di nostalgia (lo ammetto) gioco con la fantasia e m’immagino di essere ancora operativo. Cosa avrei fatto in questo momento? Avrei fatto esattamente quello che stanno facendo di sicuro gli amici del … Continue reading
Succede sempre così. La Russia che manda i carri armati, aeroporti occupati, provocazioni e Putin che fa lo gnorri: in Ucraina pare che adesso ci siano seimila soldati di Mosca. La Crimea che chiede aiuto e allora lo zar interviene per la “sicurezza”, opera perchè “chiamato”. Come in Ossezia e in Abkhazia, regioni georgiane diventate … Continue reading
Adesso la Russia ha schierato i carri armati a Sebastopoli. Non ci sta a perdere completamente l’Ucraina e punta sulla Crimea dove la maggioranza della popolazione è a favore del Cremlino. Mi ricorda straordinariamente il conflitto, breve ma sanguinoso, con la Georgia nell’agosto del 2008. Fallito il tentativo di “riprendersi” Tblisi, Putin allora puntò sulla … Continue reading
Terminata la rivoluzione si fanno i conti con il passato. Dopo gli ultimi tre giorni intensi nei quali l’Ucraina ha deposto Viktor Yanukovich, ha cambiato premier, governo e lingua ufficiale (ucraino e non più russo), adesso toccherà alla magistratura occuparsi dell’ex presidente della Repubblica. Yanukovich e i suoi fedelissimi sono ricercati con l’accusa di strage, … Continue reading
E’ finita come tutte le rivoluzioni. Con la folla che abbatte i simboli del potere (la statua di Lenin) e si appropria “festante” dei luoghi, generalmente fastosi, dell’ultimo che lo deteneva. E’ successo anche in Ucraina con i manifestanti, e gli stessi poliziotti, che entrano nella reggia di quel gigante di Viktor Fëdorovyc Janukovyc, si … Continue reading
La tregua è durata appena una notte. Adesso “si aspetta solo l’attacco finale”, informano i testimoni. Certamente a Kiev la situazione è drammatica, se non si riescono più a contare nemmeno i morti. Sono sicuramente decine, molti vittime dei cecchini oltre che degli scontri, il bilancio totale degli ultimi giorni forse fa salire il numero … Continue reading
L’ultima volta sono stato a Kiev nel 2006, nel ventennale dell’apocalisse di Chernobyl. Come ad ogni primavera c’erano i castagni in fiore e via Khreshatyk era affollatissima. E’ la strada che taglia in due la capitale ucraina, ma non è solo una strada: è qualcosa di più, è la vita, tutto avviene lungo quel viale … Continue reading
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