Il 21 settembre 1990 veniva ucciso Rosario Livatino, il giudice di cui Cossiga disse dal Quirinale: “Possiamo continuare con questo tabù, che poi significa che ogni ragazzino che ha vinto il concorso ritiene di dover esercitare l’azione penale a diritto e a rovescio, come gli pare e gli piace, senza rispondere a nessuno…? Non è … Continue reading
«Dispiaciuta» per le vittime, ma «onorata» di portare il nome del padre: così si è detta Lucia Riina, figlia del capomafia Salvatore (Totò) Riina, alla televisione svizzera, «Io sono onorata di chiamarmi così, e felice» perché «è il cognome di mio padre e immagino che qualsiasi figlio che ama i suoi genitori non cambia il cognome. … Continue reading
[Con Giovanni Falcone a Oslo qualche mese prima della strage.] Il giorno di Capaci stavo a Mosca. Ricordo che fu uno choc anche per i russi: la notizia ebbe ampio risalto. Con Falcone avevo fatto appena in tempo ad avere un minimo di rapporto. Dopo averlo inutilmente inseguito a Palermo, me l’ero ritrovato faccia a … Continue reading
Non sarebbe l’agenda rossa di Paolo Borsellino, ma parte di un parasole da auto l’oggetto di forma rettangolare di colore rosso ripreso accanto a un’auto subito dopo la strage di via D’Amelio dai Vigili del fuoco e mostrato nei giorni scorsi. E’ il risultato di un primo accertamento eseguito dalla Polizia scientifica di Roma delegata … Continue reading
Anch’io ho percorso quei cento passi. Non ricordo più per quale delitto di mafia stavo in Sicilia. Una notte, dopo la cena a Palermo, sono voluto andare a Cinisi. Cento passi fra la vittima e il suo carnefice. Ho voluto respirare il coraggio, per capire che in fondo vale la pena di lottare per le … Continue reading
Quando uccisero Lima stavo sul Grostè, a tremila metri. La stessa sera arrivai a Palermo dopo un viaggio avventuroso. C’era già stato un “accenno” con il delitto Insalaco, ma era evidente che ormai ci si era infilati in quella che è sempre stata chiamata la “zona grigia”. Insomma, dentro qualcosa che sta un pò più … Continue reading
La strage di via D’Amelio, vent’anni fa. Domattina ho il privilegio di stare a Unomattina (ore 7,10) per parlare del sacrificio di Paolo Borsellino. Mi trovavo a Orgosolo con i carabinieri quando è successo, ma la sera stessa già stavo a Palermo. Ricordo ancora immagini di guerra, le auto scaraventate lontano, il selciato divelto, i … Continue reading
L’ultima parolina magica per definire l’ancora invisibile matrice dell’attentato di Brindisi è “pista paramafiosa”. Che praticamente non significa niente ma è per spiegare quello che un poule di cento investigatori non riesce a spiegare. Significa in sostanza una via di mezzo, un mafiosetto con motivazione personali. Il preside dice: ha le ore contate. Forse intuisce … Continue reading
Il giorno di Capaci stavo a Mosca. Ricordo che fu uno choc anche per i russi: la notizia ebbe ampio risalto. Con Falcone avevo fatto appena in tempo ad avere un minimo di rapporto. Dopo averlo inutilmente inseguito a Palermo, me l’ero ritrovato faccia a faccia a Oslo. Era il principale relatore in un convegno … Continue reading
L’inchiesta di Brindisi: e alla fine cosa resta? Praticamente niente, o quasi niente. Le mille piste sull’attentato di Brindisi mano mano si assottigliano, addirittura le procure interessate litigano fra di loro, mentre la stampa stavolta non sta facendo una bella figura fra gaffes e mosse azzardate, come quella di riprendere la casa di un sospettato … Continue reading
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