Kuwait, 1991. Dopo l’invasione iraqena: l’ebbrezza di sentirsi “padroni” del Paese, alla scrivania del ministro degli esteri. Una maniera per esorcizzare il dolore di una distruzione totale. Ricordo ancora i ventidue giorni senza mangiare, finchè non arrivarono gli americani con batterie di polli. Abituati alla Cnn ne davano sei alla nostra troupe…ma noi eravamo solo tre. Li passavamo a una donna filippina che li cucinava (tre li prendeva per la sua famiglia). 😅
Era una guerra finta, per permettere agli americani di “riconquistare” il Kuwait. Il vero dramma in Kuwait era la famosa “nuvola nera” che proveniva dai pozzi di petrolio dati alle fiamme ma noi esorcizzavamo andando a giocare in quei laghi di greggio. Ma era notte anche di giorno. Poi venne Swarzkoff e feci un gran colpo beccandolo con la “sabbia del Kuwait liberato”….mah, senza sparare un colpo.
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