Shafiq mi ha mandato stamattina la foto dei figli, Sael e Florence. Sono passati dieci anni esatti da quando li ho visti l’ultima volta. E sedici da quando ho conosciuto Shafiq. Era un ragazzino, adesso è padre di famiglia, ma gli amici non si dimenticano: ne abbiamo passate troppe insieme. Felice dunque di vedere come sono cresciuti i “nipotini” ma molta tristezza sapendo che quel batuffolo che sorride tra qualche anno si metterà un burka addosso e sarà un essere che cammina. L’Afghanistan sta in guerra da sempre ma il suo destino evidentemente è segnato.
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