Donne. C’è la storia della “lady di denari” che porta un miliardo all’estero, ma moralmente c’è forse anche qualcosa di peggio: un’avvocatessa a Rimini che ruba i soldi ai barboni per comprarsi “balocchi e profumi”. Ci sono le infanticide, le gossippare, peggio se arrampicatrici. Ci sono allora momenti in cui c’è bisogno di aria pulita, di tornare a credere nella più fantastica “invenzione” del Creato. Quelle che hanno fede ma non dimenticano l’amore, ma soprattutto le vittime di un mondo difficile, devastate da pregiudizi e violenza, oppure che inseguono sempre la speranza, fino a morirne. L’ho trovata questa lieta novella in poche righe, trascurate, da un territorio che conosco bene. Una donna coraggiosa di Kabul, che aveva abbandonato il burka per fare la poliziotta, adesso è diventata un comandante. Il segno che il mondo, volendo, si può cambiare. Il riscatto di Jamila. Donne che allevano figli, combattono il Medioevo, come sogno solo la libertà (e la pace).
Ci sono anche figlie che nascondono il cadavere della madre per riscuotere la pensione.
http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/01/23/news/nasconde_il_cadavere_della_madre_nell_inceneritore_di_casa-76742954/?ref=HREC1-20
Proprio quando, leggendo l’articolo, mi ero convinto che ci fosse speranza…
;)))
e con questo, buonanotte!