Il 22 gennaio del 1944 cinquantamila soldati alleati sbarcarono sul litorale laziale dando il via a quella che, cinque mesi dopo, sarebbe diventata la liberazione di Roma dai nazisti. E nel settantesimo anniversario dell’operazione tornano le polemiche locali, le rivalità fra Anzio (da cui prese storicamente nome lo sbarco) e Nettuno dove effettivamente arrivarono le truppe americane. Ad Anzio sbarcarono invece i rangers inglesi, secondo un testimone diretto,Harry Schinder che poi si è fermato a vivere in Italia. Il quale ha permesso tra l’altro al musicista Roger Waters, mitico fondatore dei Pink Floyd, di rintracciare il luogo esatto di sepoltura del padre, nel cimitero di Falasche. Una grande emozione che ha inseguito per anni e al quale ha dedicato due celebri brani. L’importanza della memoria. Roger del padre conservava solo una foto scattata quando aveva cinque mesi. E si può capire la ricerca disperata dei familiari dei dispersi dell’Armir. Una storia spesso mai scritta della stessa guerra, ma per gli italiani lontanissima da casa. Come lontana lo era per gli inglesi, ma soprattutto per gli americani: e solo per la conquista della libertà contro una dittatura feroce.
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