Il problema stavolta non è la volontarietà, perchè quel vecchio di 86 anni non l’ha fatto certo apposta a infilarsi con il Suv dentro una banca. Il problema, intanto, è della serietà degli esami di guida, perchè aveva appena rinnovato la patente, nonostante l’età avanzata e il presumibile stato di disabilità, visto che stava parcheggiando nello spazio riservato agli invalidi. Ma soprattutto il problema è il mostro che guidava. Una “Land Rover Discovery 4“, talmente grossa e pesante che fa danni anche quando è sotto controllo. Stavolta dunque rientra nella statistica dell’omicidio colposo, ma la morte della donna è forse sulla coscienza di altri. E non lo dice un ragazzino.
Non c’ è rivedere la situazione solo dal punto di vista Giustizia, ma entrare all’ interno del Codice della Strada e rivoltarlo come un calzino per adeguarlo all’ attuale concezione di guida e uso dei veicoli: teoricamente costui, se ha conseguito la patente prima del 1989 (assai probabile) poteva guidare anche una moto di qualsiasi cilindrata e fare danni ben peggiori. Altro che ausilio degli occhiali da vista!