I magistrati sono convinti che la bestia di Brindisi abbia avuto almeno un complice, se non addirittura un “committente”. Non è stato un attimo di follia, ma un piano preparato addirittura da otto mesi, studiato nei dettagli, ben prima di quella presunta ingiustizia in tribunale. Su Giovanni Vantaggiato c’è sicuramente da scoprire ancora molto. E anche sulla moglie alla quale manda “pizzini” per distruggere i documenti e far sparire l’auto. Poi gli altri attentati e soprattutto tutti quei soldi: una barca da un milione di euro, impegni per cinquecentomila, appalti vertiginosi. E specie dalle sue parti tanto denaro circola solo in certi, determinati ambienti. Ci facesse almeno un piacere il suo avvocato: la smetta di dire che si è pentito. Melissa merita rispetto, in attesa della verità.
Ora ci sono anche i riscontri sui preparativi fatti da Giovanni Vantaggiato in vista dell’attentato alla scuola «Morvillo». Gli investigatori hanno trovato tre bombole con innesco in una stradina di campagna a Leverano (Lecce). Sarebbe la stessa stradina indicata da Vantaggiato, nella quale avrebbe fatto le prove dell’esplosione. Le tre bombole erano quasi pronte, con tanto di filo inserito all’interno. Il terreno in cui erano state nascoste era di proprietà del padre dell’autore della strage. Aveva fatto molti sopralluoghi: all’inizio voleva colpire una caserma dei carabinieri. Ma piazzare la bomba davanti alla scuola (vicino all’uscita dalla città) comportava meno rischi.
…ho sentito oggi a radio rai il suo avvocato difensore… a quanto pare il suo cliente è distrutto dal dolore e ribadisce l’estraneità di altre persone nell’ operazione…si parla di un uomo stressato , per colpa di soldi persi per raggiri ricevuti dei quali non ha mai avuto giustizia…mah!!
se tutti facessero così in Italia ci sarebbe la guerra civile da anni..
L’avvocato fa il suo mestiere, ma comincia a esagerare: è da quando è comparso sulla scena che fa strani romanzi sul pentimento, prepara la difesa. Ma non attacca: i magistrati hanno ben presente la glacialità dell’imputato. E soprattutto le bugie.
L’ho sentito pure io stamani, devo dire che mi ha irritato questo avvocato che chiedeva di capire il dolore che provava questa persona verso le bambine , verso Melissa. Non capisco se per esercitare la professione, per essere un bravo e probo avvocato,ci si debba dimenticare delle vittime, innocenti, e dei parenti strettissimi, i genitori in questo caso. La mamma di Melissa si riprenderà mai da un dolore del genere? è distrutta, morta insieme alla sua piccola e questo delinquente chiede di essere compreso nella sua disperazione!
E sarebbe da rifiutare il mandato di difesa di un mostro simile!!
Ci sono Avvocati che non aspettano altro che queste vicende per farsi nome e spot. Poi, anche se qualcuno si rifiuta, un difensore gli tocca d’ Ufficio, nominato dal Tribunale tramite l’ Albo dei difensori d’ Ufficio che si trova al Foro competente.
Chiaro, sta cercando il suo momento di gloria.
buona sera a tutti ma è proprio una malattia…questa della ricerca della gloria da parte degli assassini Ma avete visto il pestaggio dei cobas di Milano ma in questo caso non c’è nessuno istruisce queste persone che le hanno prese per niente a momenti di gloria :(
C’era un tempo – quando io ero piccola – in cui un avvocato proprio “per il suo nome”…non accettava casi ambigui, non accettava di tutto…
E quando qualcuno, in buonafede, si presentava con un avvocato così, già poteva contare sulla sua reputazione di persona seria, e come tale conosciuta e stimata dai giudici.
Una volta.
Comunque che il piano sia stato studiato nei dettagli, senza però fare una “visioncheck” delle telecamere disposte sul luogo dell’ attentato, fa capire che ci si trova davanti a un soggetto determinato, cattivo e ignorante al tempo stesso.
L’avvocato cerca la gloria, non l’assassino. E che c’entrano i cobas?
Ma quali avvocati frequentate voi?
Vi assicuro che ce ne sono molti, la maggior parte, che fanno semplicemente, al meglio, il loro mestiere, senza troppi sogni di gloria e senza diventare miliardari. Il che significa che il più delle volte non possono o non vogliono “scegliersi” i clienti.
Esattamente quello che fa un chirurgo, che opera anche chi gli sarebbe antipatico. Se gli avvocati difendessero solo le brave persone, quelli “in buona fede”, cioè gli innocenti, non ci sarebbe bisogno di tribunali, né di processi, né di difensori.
E dei colpevoli che ne facciamo? Li mandiamo su un’isola senza processo?
Se il mondo non fosse stupido e se la gente non cercasse di ottenere più di quello che è dovuto, se il più forte non tentasse spesso di prevaricare il debole, se l’uomo non si sentisse padrone della propria donna, se i fratelli non litigassero sul cadavere dei loro genitori per quattro soldi… non ci sarebbe bisogno di avvocati.
Ne sarei felice, ma non è così.
Ma gli avvocati servono, altrochè! E non lo dico solo per amicizia… Perchè ognuno ha diritto a un processo equo. Ma c’è qualcuno che infilandosi in una storia eclatante cerca di trarne profitto mediatico, tutto qui. Il difensore di Vantaggiato fa sicuramente il suo dovere, ma forse esagera a costruire un personaggio molto lontano dalla realtà. Siccome le prove della partecipazione sono schiaccianti, cerca di “impietosire” in un’inchiesta, come tutte ormai, che è più televisiva che giudiziaria.
Beh, c’è da augurasi che non ti trovi a dover denunciare per qualsivoglia motivo un avvocato.
Vedi se ne trovi uno che sostiene le tue versioni in tribunale contro un suo collega.
ma sì, perchè no?
Pipistro, non l’ho mai capito il lavoro dell’avvocato penalista, ci rifletto e me lo chiedo ma è più forte di me.
Nel senso…ti spiego: certo che tutti devono avere una difesa. Questo è sicuramente un diritto della nostra democrazia, ci mancherebbe altro. Com’è vero che gli avvocati servono…non potendo togliere tutti quei “se” (purtroppo).
E’ che…non lo so, io non riuscirei mai a difendere un assassino, un violentatore, un pedofilo, un folle che compie azioni orrende. E’ inutile, detta papale papale (infatti comunque non faccio l’avvocato, tranquilli).
Quindi? non lo so. Capisco il diritto di tutti, ma fra tanti lavori…. proprio non mi viene questo.
E però penso anche agli avvocati di un tempo – ma come anche tante altre professioni…svolte come un tempo – in cui c’era quell’onestà intellettuale, quella signorilità, buonafede e classe, di difendere VERAMENTE chi aveva bisogno di essere difeso…mentre ora, non credo puoi negarlo, avviene sempre di più solo per soldi, e per “fama” – diversamente intesa.
I tempi sono cambiati. Per tutti. Mio zio faceva l’avvocato: era talmente buono che non prendeva mai soldi. Si è arruolato nell’esercito (fino a diventare generale). Un avvocato, specie d’ufficio, deve fare correttamente il suo lavoro, cioè rappresentare l’altra parte che è la difesa rispetto all’accusa. Non gli compete conoscere la verità. Tutti hanno diritto a un processo giusto, o quantomeno equilibrato.
E Sissi visto che hai citato i penalisti, molto peggio allora è con i civilisti. Dove non ci sono anime in pena di mezzo, ma solo soldi.
…e almeno non compiono quelle cose orrende!
sì però…è vero: si può distruggere lo stesso la vita di qualcuno, anche economicamente.
Che dirti, è inutile non fa per me.
Capisco l’importanza FONDAMENTALE di processi giusti….. – mica voglio tornare indietro eh, che già siamo regrediti abbastanza – ma se si parla proprio del lavoro dell’avvocato la mia valutazione è “nì”, che ci posso fare.
E poi comunque, solo questo, nota a margine: mi potete spiegare per favore allora perchè poi giudicate le “attrici e attricette” perchè – si presuppone… – scopano coi produttori, e in quel caso moralizzate invece?
questo vorrei veramente tanto…..capirlo
E pensa che un Medico, con la maiuscola, prendeva solo quel che uno gli poteva dare… e anche niente se non si avevano i soldi per pagare… eppure lui curava tutti con infinito amore!
e testa, una testa…. grandissima, piena di Conoscenza, quella VERA, estesa enorme a tutti i livelli.
Non era un guru, era una persona bellissima.
Ripeto: quei tempi sono passati da un pezzo.
generalizzare è sempre un atteggiamento un pò becero e da bar…esistono brave persone e cattive persone, dal semplice lavapiatti in su…..
Scusa Pino, ma il commento era riferito a Pipistro. Comunque la sostanza non cambia.
Quello degli Avvocati è un Ordine forte e compatto. Magari in Aula tra loro si scannano in tutta legalità, ma fuori è altra storia. Te lo dico perché mio fratello è Avvocato, certi schemi li conosco, anche per professione indiretta come Architetto, ahimè. Carognate nel “combattersi” tra loro, non ne fanno. Accaparrarsi i clienti forse, ma denunciarsi è raro.
Forse non sai che “Pipistro” è avvocato. Non è questione di casta, ma di solidarietà fra colleghi. Succede anche ai medici (trova un medico che dà torto a un altro medico in tribunale) e fino a poco tempo fa succedeva anche ai giornalisti (ormai ci si querela con facilità ed è stupido).
Walter questo tutti, a dir la verità!
pensa che, cambiando completamente genere, devi “giustificare”, guardato con malcelata antipatia e sospetto, perfino se cambi parrucchiere!! :)))))
ahhh l’orgoglio…
Mi sembra un’idea romantica dell’avvocatura. Forse valeva un tempo…
Va da sé che, se per combattersi con il diritto occorre anche farsi “carognate”, c’è chi è disposto e chi no.
Non sto difendendo la categoria, ci mancherebbe, ma anche tra gli avvocati, come per tutti, ci sono persone per bene e sfrontati arrampicatori, luminari del diritto e venditori di suggerimenti di poco valore. Capita.
Anche fra i giornalisti. Noi le chiamiamo “scorciatoie”…
e quello dicevo! Pipistro.
Il protagonismo… è una brutta cosa, per tutti i mestieri. Il problema è che talvolta “paga”. Il mondo e l’Italia sono pieni di palloni gonfiati, incompetenti, ma che si sanno vendere.
Personalmente ritengo che la linea pietistica per un tipo come il presunto/probabile killer di Brindisi, non sia ideale. Ma naturalmente è una mia idea.
Peraltro, nonostante la possibile o probabile presenza di complici, ritengo che il movente sia sempre più oscuro. Cioè, che la pluralità di persone non debba portare, comunque, verso ipotesi convenzionali. Sembra quasi un… “delitto familiare allargato”.
A parte l’eventuale complicità casalinga, c’è un testimone che la sera prima dell’attentato ha visto un uomo trasportare le bombole. E non ha dubbi: non era Vantaggiato.
Sai, non pensavo tanto alla complicità casalinga (probabile), quanto piuttosto a due o tre persone che, da non professionisti e per motivi ad oggi non emersi (ma del tutto peculiari e sproporzionati rispetto all’atrocità del crimine), fanno esattamente quello che avevano pianificato. Forse perché pensavano fosse una soluzione.
Sono solo sensazioni, naturalmente.
No, non sapevo, ma il discorso resta. Appunto solidarietà molto forte che in altre professioni, è un sogno deontologico ormai scomparso nella notte dei tempi.
E’ scomparso dappertutto. Ogni categoria, e non solo fra le più “alte”, ormai pullula di arrampicatori.
E questa, a parte la maldestra consegna del pizzino alla moglie è la novità del giorno:
“Intanto Angelo Rampino, il preside dell’istituto professionale Morvillo Falcone è stato sospeso dalle funzioni dall’Ufficio scolastico regionale, il preside sarebbe dovuto rientrare oggi dalle ferie. A quanto si apprende da fonti ministeriali il provvedimento di sospensione è stato notificato al professor Rampino l’8 giugno. La procedura prevede che il provvedimento venga confermato entro 10 giorni dal Capo dipartimento istruzione del Ministero. Il provvedimento di sospensione, stando a quanto si apprende in ambienti dell’Ufficio scolastico regionale, non sarebbe in relazione con le indagini giudiziarie ma legato ai comportamenti tenuti in servizio dal preside dopo l’attentato.
Alla scuola, al momento non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale del provvedimento.”
Comunque l’avvocato del killer panfilato, farebbe bene a utilizzare una strategia in accordo con il suo “cliente”. Se vuole pietà il messaggio alla moglie è meglio che lo eviti.
Walter, forse ti è sfuggito che l’ho messo nel pomeriggio sotto l’altro post dedicato al mostro. Comunque sul piano dell’inchiesta il provvedimento non è rilevante.
Forse volevi dire il messaggio alla madre di Melissa. Lo ha già sconsigliato l’avvocato della famiglia. Gli ha detto che piuttosto che scrivere una lettera è meglio che Vantaggiato faccia i cruciverba…
Si Pino, purtroppo mi è sfuggito.
@Sissi. Occasioni del genere per un avvocato, prese con le dovute distanze sono d’oro. C’è solo da guadagnarci, perché male che vada ha difeso ciò che era indifendibile. Nella migliore delle ipotesi invece, riesce a tirare fuori dalle galere un mostro con la scusa dell’infermità mentale. E qui Pipistro può (credo) confermare.
Intanto una ragazza non c’è più, per colpa di uno che si lustra la sua barca.
E’ una difesa interessante, ma temo proprio che non sia finita con le assurdità riferite dal presunto assassino. Temo molto peggio.
Anch’io. Tanto nel post lo faccio capire (credo).
Eh Walter, io la penso come te…
Che poi, io non attacco tutta la categoria in genere, riconosco che gli avvocati servono e, essendo bravi, gli faccio pure i complimenti che mi attrae la dialettica vincente.
Mi danno fastidio invece le furbate.
E dicevo che un avvocato “signore”, come si diceva, cioè non di quelli che inciuciano in politica o per conoscenze altosonanti, dall’alto della loro saccenza, per poi difendere fior di assassini, senti…. non ce la faccio. Solo questo dico.
Cioè mi piace, e in TUTTE le professioni, quella serietà…. che un tempo almeno si trovava, ora non lo so, quasi più.
Non difendo gli avvocati, ma trovo molto più preoccupante la situazione nella sanità dove ormai si diventa primari per raccomandazione politica… (e so quel che dico).
hai voglia!!! soprattutto, quella è ancora più grave!
certi incapaci che lo fanno per soldi, ma perchè scusa: i test truccati proprio alla facoltà di medicina???
ma andassero a fare i macellai….con tutto rispetto ai macellai.
No, è uno schifo. Ma ormai è tutto uno schifo, siamo messi proprio così, menomale…che ci rendiamo conto.
(e anche qui: logicamente ci sono tanti medici ancora con anima e coscienza… ma certo non damerini abbronzati).
Comunque io sulla ‘giustizia’ e sulla vita ho tutta un’altra idea a ‘modo mio’. Che non si confà a quella ordinaria, è più ‘trascendentale’.
E poi..se lo trovate, potete leggervi un bellissimo pezzo teatrale che fa riflettere…moltissimo? Certi autori sono GENI e non lo sanno, non vengono ‘ufficialmente’ riconosciuti come tali.
E’ “Il caso Pinedus” di Paolo Levi.
BELLISSIMO. Un capolavoro.
Per chi non e’ del mestiere capire gli avvocati che difendono un criminale e’ spesso umanamente complicato. La legge prevede che tutti vengano tutelati di fronte ad un giudice e mi pare sacrosanto. La questione si complica quando certi penalisti vanno in televisione a fare quello che dovrebbero fare esclusivamente fra le mura del loro studio e quindi in tribunale. Purtroppo pero’ le interviste che rilasciano danno loro visibilita’ e fama ed ho come l’impressione che diventino uno scaltro espediente per farsi pubblicità ‘ che nel business non guasta mai!
Mortissimi anni fa m’ariccontàrono ‘na pàppola.
‘N paradìso cade ‘n tocco de le mure de cinta der paradìso-inferno. San Pietro chiama Gesucristo pe faje vede’ er danno e je dice:
– Gesucrì bigna scrive ‘n bijétto o ‘na léttra legàbbile ar capo-d’abbisso pe pijà accòrdi, abbisogna accomidà er muro a li mezzi.
Dommineddio je rispose.
-San Piè, ripara sto muro e nun chiede gniente ar diavolo.
San Pietro, credenno de di’ ‘na cosa de giustìzzia je rispose.
-Mettemo ‘n avocato oppuro ‘na avocata e je chiedemo li danni pe le spese sostenute.
-NO! Tò detto accomida sto muro a spese de noantri e falla finita.
-Ma è giusto a li mezzi, pecché nun devo scrive ‘na léttra?
-San Piè, ‘n paradiso nun ce so l’avocati e l’avocatesse.
Co rimissione San Pietro fece accomidà er muro a spese der paradiso e se rassegnò che puro ‘n paradiso bigna abbassà la capoccia.
San Piè me dispiace ma a sta pàppola pur’io ‘n po’je credo dimo ar ..%. Purtroppo ne la mi vita ho incontrato avocati troppo interessati a li quatrini. Quelo che me dispiace che ce servirebbero deppiù de avocati boni che te spiegàno co sincerézza. Vabbè queste so arte storielle ve le ricconto ‘n antra vòrta. franca bassi
“I complici del mostro
I magistrati sono convinti che la bestia di Brindisi… “
Ognuno di noi ha dentro il gene di un piccolo mostro. Sta solo a noi a tenere a bada e a smorzare le fantasie della bestia. Purtroppo di mostri in giro ne abbiamo tantissimi. E spesso anche molto vicini. Difficile individuare i mostri nascosti e con le movenze gentili. Abbiamo i mostri quelli difficili da stanare, hanno ali nerissime invisibili a occhi distratti e stanchi. Meglio trattare un uomo, una donna, un anziano, un ragazzo che mostrano l’impronta di un carattere forte o burbero, dentro la loro anima può abitare un cuore grande.
La bestia
Più ti guardo e più vedo
la tua anima nera danzare
intorno al povero albero
all’anziano indifeso.
Chiedo aiuto! Lotto…
per scacciare dentro di me
l’ira della vendetta.
Pago un costo salato
per le tue malefatte.
Con infamia con mano traditrice
accarezzi con falsa gentilezza
l’erba appena nata.
Non senti il rimorso di quello che fai?
Hai fiori delicati vicino a te
come potrai un giorno
guardarli negli occhi
sapendo il male che semini.
Lascerò danzare al vento
le mie vesti nere
fino a quando il male
sparirà per tornare neve.
franca bassi
grazie! buona notte ;)
Giovanni Vantaggiato, l’imprenditore reo confesso dell’attentato di Brindisi del 19 maggio scorso, avrebbe preparato sei bombole per l’esplosione, ma ne avrebbe utilizzato la metà perché nel bidone per rifiuti ne entravano solo tre. La potenza dell’esplosione, nei suoi piani, doveva essere doppia.