All’età di 65 anni è morto Giorgio Chinaglia, ex gloria della Lazio e della Nazionale azzurra. Chinaglia si trovava ricoverato dallo scorso venerdì in un ospedale della Florida dove era stato ricoverato per un attacco di cuore.
E’ giornata, purtroppo. Un altro pezzo della mia gioventù, quindi un pò di me, lascia questo mondo. Con Chinaglia ho ricordi lontani, ma molto forti. L’avevo conosciuto subito, appena messo piede in Italia dal Galles. A quei tempi scrivevo per il “Tifone”, un giornale sportivo-satirico molto seguito dai tifosi. Io, naturalmente, mi occupavo della Lazio e dunque avevo accolto con grande interesse quel gigante tutto da raccontare. Raccolsi in una pagina intera la sua storia e lanciai quell’aneddoto ripreso poi da tutti i quotidiani. Svelai cioè la sua gioventù povera, quando Giorgione per sfamarsi andava a rubare le bottiglie di latte fuori delle case inglesi. Diventammo amici. A tal punto che qualche anno dopo, spaventato per l’intervista che doveva concedere a un cattivissimo (allora) Maurizio Costanzo, mi volle a tutti i costi al suo fianco per un conforto più morale che pratico (la foto si riferisce proprio a quell’occasione). Nel frattempo, con le sue inarrestabili cavalcate concluse puntualmente con il gol, regalò alla Lazio di Lenzini e Maestrelli il primo scudetto della storia. Un’impresa che gli valse anche la maglia della Nazionale, esperienza peraltro non fortunata, passata in archivio più per il “vaffa” a Valcareggi che per le imprese sportive. Stavo già ad Ancona e mi arrivò per regalo il gagliardetto. Era il 1974, un anno per me assolutamente irripetibile: lo scudetto, giornalista professionista e…Gabriele, di sicuro la cosa più bella che sono riuscito a fare nella vita.
Questo articolo è l’ennesima conferma al motivo per cui, TU, sei mio amico.. Bellissimo e struggente. Io adoravo Giorgione….
Mi piaceva tantissimo, è stato veramente un grande del calcio, anche se facevano più notizia le sue intemperanze.
Complimenti Pino, rimpiango i tuoi pezzi di allora per il calcio e per la Lazio, altra pasta di giornalisti.
ineccepibile, come sempre il tuo pezzo.riferito ai ricordi di quegli anni.
I figli sono un dono per noi genitori.
Ma Chinaglia si era cacciato in un bel guaio da un po’ di tempo. o no?
Resta un grande protagonista.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
:( mi dispiace che se ne sia andato.