Le ultimissime immagini che arrivano dalla Siria documentano il pestaggio di due ragazzi. Una coppia scatenata di soldati lealisti li colpisce ripetutamente, con violenza, con bastoni e un cavo elettrico usato come frusta. I ragazzi, bendati con le loro stesse magliette, tentano di proteggersi con le mani, supplicano di smettere, “non abbiamo armi” continuano a ripetere. La scena è stata ripresa a Nuayma, un piccolo villaggio del sud ed è stata messa su Youtube dagli attivisti anti regime sollevando – dopo un lungo silenzio mediatico – l’indignazione per una guerra civile lunga e sanguinosa. Sono talmente tanti i morti finora che è possibile solo ipotizzarne il numero. Gli osservatori parlano di cinquemila vittime fra i civili e “molte centinaia” tra i militari. Certamente ci sono morti ogni giorno: almeno dieci oggi, fra cui due soldati disertori, e due bambini. E’ impressionante che mentre da noi si fa la conta dei primi nati del nuovo anno nell’inferno della Siria si celebrino i morti. E così le agenzie di Damasco assegnano a Mahmud Shami, 29 anni di Hama, il triste primato d’essere la prima vittima del 2012: ricoverato all’ospedale Hikme è deceduto, dicono le cronache, per mancanza di sangue. Sempre oggi è stato ucciso il primo giornalista, Shukri Abu Barghal: un colpo in faccia davanti la porta di casa, segno che il conflitto diventa sempre più nervoso, insostenibile. A tal punto che gli osservatori sostengono che il regime di Bashar al Assad sia sul punto di cadere. Sicuramente è in difficoltà, si aprono le prime crepe come dimostrano le numerose diserzioni. Ma forse non è vero o almeno dovrà scorrere ancora molto sangue a dar retta alle minacce di Rami Makhlouf, il più potente uomo d’affari siriano e cugino del dittatore. Forse se ne saprà di più mercoledì prossimo quando il responsabile della missione della Lega Araba, il generale sudanese Mohammed Ahmed Mustafa, presenterà il primo rapporto. C’è molta attesa soprattutto intorno alle colline del Golan. Ma la paura di un asse con l’Iran terrorizza, inutile nasconderlo, tutto il mondo. Pubblicato su Articolo 21
Da sicuro profano mi chiedo come mai le grandi potenze mondiali hanno scatenato l’inferno in Iraq , accusando Saddam di detenere armi nucleari e nessuna si è mai mossa per l’Iran , che pare le detenga sul serio, e ora per i massacri in Siria ?
Perchè tutti in realtà temono fortemente l’Iran. Una guerra da quelle parti sarebbe probabilmente…. l’ultima guerra.
Giusto.
Il sangue scorre, questa la prima tragica certezza, la seconda è che le dinamiche sul terreno raramente sono quelle in video
http://4realinf.wordpress.com/2012/01/03/la-propaganda-menzognera-italiana/
Purtroppo ormai è tutto manipolato e non si sa mai dove sta la verità. Io, per capire realmente cosa succedeva in Libia, sono dovuto andare sul posto e anche lì non era facile capire. La realtà, appunto, è che ci sono molti morti, troppi morti.
(Guarda, cosa ho scritto sotto la testata…)
Trovato Link di quelli solitamente “strani” nella Pravda online: http://bit.ly/u27wB9
Ah, ecco. Sintetizzo: un esercito di 20 mila mercenari (provenienti da Libia e Iraq) è stato messo in piedi da Qatar e Arabia Saudita. Sta in Turchia pronto a entrare in Siria.
Sì Pino, e se a voi (autentici) reporter questo causa pericoli e credo anche rabbia, a noi lettori causa un profondo stress. Non mi stupisco se la maggior parte preferisce stare leggera e credere che i titoli siano la realtà, è una forma di difesa.
La situazione siriana è avviata sulla strada di quella libica e i media non si occupano più di quello che accade laggiù, anche la HRW mormora invece di gridare che ci sono almeno 7000 detenuti senza accusa e torturati, perchè i ” vincitori tramite la Nato” stanno facendo le loro vendette private.
E c’è un simbolo di tutta questa illegalità che in nome del petrolio e di chissà che altro viene accettata, la condizione di SAIF AL ISLAM . Nel sito di cui ti metto links quelli che sono interessati possono risalire a tutto ciò che è avvenuto e che si è cercato inutilmente di fare.
Gabbiano, se risulta anche a te che tutto ciò è vero, puoi dare un pò di visi/notorietà ;) a questo scandalo?
http://vivalibya.wordpress.com/2012/01/03/new-libya-trials-begin-as-innocent-tribesmen-are-sentenced-to-death/
e prima per l’indegno comportamento anche di certi avvocati
https://vivalibya.wordpress.com/2011/12/26/please-post-questions-you-want-answered-regarding-legal-process-for-political-prisoners-in-libya/#comment-288
Scusa l’invasione …..
Effettivamente non si sa più niente di Saif. La giustizia in Libia del resto è molto relativa….
Ciao Gabbià so riuscita a fa er primo post su er novo blog, te lo dedico come portafortuana.
http://ceglieterrestre.wordpress.com/2012/01/04/gabbiano-di-frontiera/
E io ho subito commentato, con grande piacere ;)))
Grazie, con molto piacere, ho quasi finito di sistemare il mio nuovo libro. Ciao, felice giornata a tutti gli amici del blog.
Vedi Franca, hai più energia di me: io sono giorni che cerco di scrivere la riedizione di “Shabab” e ancora non ci riesco…
Caro Gabbiano, ci devi riuscire fallo per noi che ti amiamo tanto. ;)
Ci riusciro’!
;)
Ecco un primo brutto segnale del 2012: Dopo Iraq e Afghanistan, la povera Africa rischia di aprire un conflitto bellico d’antiterrorismo internazionale, vicino a casa nostra… Speriamo di salvare pacificamente tutti gli ostaggi europei detenuti da tempo dai gruppi terroristici islamici africani. http://yhoo.it/yah6wG
Da non dimenticare l’altro pericolo del terrorismo internazionale di origine neo-nazi, una reale minaccia homegrown, anche per il nostro paese. http://bit.ly/x7a0My http://bit.ly/w0Y0Rk
Un attacco terroristico nel quartiere al-Midan, a Damasco. I morti sarebbero 25 e almeno 46 i feriti secondo un primo bilancio fornito dalla televisione di stato siriana. L’attentato kamikaze è avvenuto nel quartiere Midan nei pressi di una sede dell’intelligence e non lontano da una scuola: «In un quartiere popolare, molto vicino ad una scuola, in un luogo affollato», riferiscono le fonti televisive. Nelle agghiaccianti immagini trasmesse dal network si vede un autobus in primo piano che potrebbe essere stato il bersaglio dell’attacco.
Oltre 3.000 persone, per la maggior parte donne e bambini, sono state uccise in pochi giorni nel Sud Sudan, in seguito a una serie di scontri interetnici che hanno devastato la provincia di Jonglei. L’allarmante bilancio, ancora da verificare, arriva da un capo dell’amministrazione locale che ha parlato di «assassinii di serie, un massacro»: «Abbiamo contato i corpi e abbiamo calcolato che 2.182 fra donne e bambini e 959 uomini sono stati uccisi», ha denunciato Joshua Knyi, capo dell’amministrazione di Pibor.
Pianeta rosso sangue, che voglia di scappare.Ma dove???
Nel nord della Nigeria, uomini armati hanno aperto il fuoco contro un gruppo di cristiani riuniti per una veglia funebre, uccidendo 17 persone. Lo hanno riferito testimoni citati dalle agenzie di stampa. Un abitante della città di Mubi, dove è avvenuto l’attacco, ha raccontato che dopo l’uccisione di cinque cristiani avvenuto ieri nella stessa località, alcune persone si erano riunite nell’abitazione di una delle vittime per la veglia funebre. «Un gruppo di uomini è entrato dentro la casa e ha ucciso 17 persone che erano in lutto», ha raccontato Zubairu Abdulaziz