Sabato sera, d’estate. Qualche vacanza già cominciata, chi sta in città è ormai succube dei trenta gradi. Bisogno di una boccata d’aria, voglia di pizza e gelatino, solite cose, per i più giovani disco e birra. Dopo una settimana succube del traffico romano, visto che abito al mare e la mia casa sta dentro una pinetina, il posto più bello e riposante è questo. Voglia di non far niente, ma proprio niente. I miei amici fanno tutt’altri lavori e ancora non capiscono come io sia più impegnato di prima, cioè di quando tecnicamente potevo dire “vado a lavorare”, parola grossa ma che aveva comunque un senso. Adesso che teoricamente potrei stare pancia (non è un modo di dire) all’aria, sono più incasinato di prima. Forse perchè adesso devo inventarmi la giornata, prima era la Signora Notizia che comandava. E io, per tanto tempo, a ubbidire, pronto a scattare. Forse, chissà, c’è la paura di fermarmi. Proprio strana la vita.
Gabbiano, ogni tanto bisogna pur farle riposare, le ali..
Ti seguo sempre, anche se in silenzio.
Lorena
Vero. E infatti me lo godo tutto il riposo.
La vita è strana!
Gabbià te leggo e me riconzolo. Da l’anno 2006 che decisi de falla finita dopo ‘na vita de sacrifici e de lavoro . Me so’ detta: sora Fra’ tira giù ste maniche, basta co’ er lavoro, basta de fa’ er padre e la madre, mo che so finiti tutti l’impegni co’ le sore banche, venne’ quarche mattone e vatte a gode’ la vita.
Passano li giorni e piano piano me resi conto, che su l’arberi invece de spunta’ li frutti: le pere, le mele, le cerase…spuntaveno ner prato e su le fronne frutti esotici strani. Presi sti frutti, li misi drento ‘n canestro e piano piano me resi conto, che principiava ‘n antro lavoro.
‘N lavoro difficile, listesso de trovamme drénto ‘na giungla.
La sòra crisi s’ affacciava a la porta de casa,li mattoni costavano più der mutuo, nun se vennevano, ma se svennevano, co’ la penzione nun bastaveno pe’ paga e sistema’ tutte le vare situazzioni.
Mo so’ quatt’anni che lavoro pe’ sta appresso a ste situazzioni.
Ho svennuto ‘n po’ de mattoni e pe’ sta appresso a tutte le bollette che m’ariveno è ‘n impresa da vero certosino. Nun so’ sicura quello che me capiterà dimani. Sai che te dico Gabbià, che la sora commaraccia, drénto er letto nun me ce trova. Mo c’ho solo la notte, pe’ vive la vita che m’è rimasta.
Quanno er ggiorno
smetto de lavorà
scappo da la puzza de la città
e vado a cerca’ l’aria co’ le stelle.
Me metto a fa la morta a galla
drénto ‘na pozza d’ acqua calla
eppoi me rinfresso drénto
‘na pozza d’acqua fresca.
Sento er canto de le fronne
accompagnato da le raganelle
me ninnamo e piano piano
e li penzieri sorteno de fòra.
Me sento leggera leggera
respiro profonno l’odore de lo zorfo
qui che principio a rinasce
e me nisconno e vago ner celo.
Riscenno risargo conto le stelle
drénto ‘na nuvolata de vapore
me sembra de vola’e listesso
li regazzini appresso a l’aquiloni.
franca bassi
Gabbia’ godete la vita e pija più che poi te lo meriti.
Ringrazzio Gesucristo pe’ avemme dato la salute. Pe sti du mattoni che me so rimasti, chi se ne frega, se li pijassero puro, so duri da magna’. Puro se c’ho li denti boni, me servorno pe’ sorride a la vita.
‘N caro saluto a tutta la torre.
Tu sei fortunato e c’hai er vento der mare drénto casa, poi fa vola’ l’aquiloni ner celo ar tramonto.
I miei aquiloni
Presto li porterò a volare
giù per la valle e sui monti
il miei aquiloni di carta colorata.
Tornerò con loro bambina.
Aspetterò il vento
che arriva silenzioso
dal mare e dai calanchi.
Il motore giusto per farli volare.
Quando la cordicella
sarà ben tesa mi fermerò!
I miei aquiloni colorati
voleranno alti nel cielo per me.
franca bassi
Vivi la tua vita giorno per giorno, lasciala andare così come ti piace e non avrai rimpianti. Buona domenica Gabbiano
Sempre vissuto giorno per giorno. E mai avuto rimpianti. Buona domenica.
..in una parola: I’ve gotta be me ;)))
( tranne che la Coca-cola… ;)))
Cosa sono i prodromi?
RICERCA SU GOOGLE :
I prodromi sono periodi caratterizzati da disturbi non psicotici nel modo di esperire la realtà e nel comportamento che precedono la comparsa dei sintomi psicotici.
La fase prodromica della schizofrenia può essere meglio descritta come stato pre-psicotico. Sebbene l’individuo possa essere conscio dei cambiamenti, può non essere in grado di parlarne con qualcuno, o di cercare aiuto. La famiglia e gli amici possono notare le differenze dell’individuo, ma possono non essere in grado di identificare la causa. In molti casi lo stigma di disturbo mentale dissuade i giovani e le loro famiglie dal cercare aiuto in questa fase precoce.
Dato che i prodromi vengono spesso identificati a posteriori, dopo la comparsa dei sintomi psicotici, è difficile per il medico riconoscere i pazienti che manifestino sintomi prodromici, in quanto variabili e aspecifici. Se i sintomi prodromici fossero riconosciuti in tempo, sarebbe forse possibile prevenire la progressione del disturbo mentale. Se si verificassero dei sintomi psicotici, il riconoscimento precoce della fase prodromica potrebbe rendere possibile un trattamento tempestivo.
Le caratteristiche riscontrate nei giovani adulti in fase prodromica di schizofrenia non sono riscontrabili solo in quegli individui che svilupperanno una vera psicosi. Sono molto comuni negli adolescenti e nei giovani adulti in generale, e comprendono:
Cambiamenti dell’umore – diffidenza, depressione, ansia, tensione, irritabilità, rabbia
Alterazioni cognitive – strane idee, ambiguità, difficoltà di concentrazione, di attenzione e di ricordo
Cambiamenti dell’autopercezione, della percezione degli altri, del mondo in generale
Alterazioni fisiche e percettive – cambiamenti nel sonno e nell’alimentazione, perdita di energia, mancanza di automotivazione e di stimoli
Le famiglie segnalano che l’individuo diventa introverso, isolato e asociale, manifesta comportamenti peculiari e non si cura della propria persona.
P:S. Non capisco il nesso con Pino ;)
Letto con attenzione: non mi riguarda neppure una virgola (dedicata all’uomo dei link che invece, in quanto uomo dei link, qualche problema deve averlo).
A proposito.
L’invidia è un sentimento nei confronti di un’altra persona o gruppo di persone che possiedono qualcosa (concretamente o metaforicamente) che l’invidioso non possiede (o che gli manca).Essa si caratterizza come desiderio ambivalente: di possedere ciò che gli altri possiedono, oppure che gli altri perdano quello che possiedono. L’enfasi,quindi, è sul confronto della propria situazione con quella delle persone invidiate, e non sul valore intrinseco dell’oggetto posseduto da tali persone.Si può considerare l’invidia come il peccato “opposto” alla superbia: mentre la superbia consiste in un’eccessiva considerazione di sé, l’invidia è caratterizzata da una bassa autostima e da una esagerata valutazione degli ostacoli e delle difficoltà. Spesso, infatti, il soggetto invidioso possiede delle buone qualità che possono anche essere riconosciute, ma non le considera sufficienti e si ritiene un incapace. L’invidia può avere radici molto profonde nella personalità di un soggetto. Può essere stata causata da una mancanza di affetto in passato, da un’eccessiva competitività o da dei desideri che sono stati frustrati. Essendo le cause così rilevanti, spesso è difficile per un soggetto riuscire a risolvere il proprio problema. Alla base dell’invidia c’è, generalmente, la disistima e l’incapacità di vedere le cose e gli altri prescindendo da sé stessi: in questo senso, si può affermare che l’invidioso è generalmente frustrato, ossessivo, manipolatore, con pochi scrupoli e talvolta ipocrita.
e più ne hanno, più ne attribuiscono ad altri. Ciao Buonpomeriggio. ;)
seeee per chi rovescia le carte in tavola! o tende alle proiezioni psicologiche… semmai (cioè i propri difetti li proietta su un altro, anzichè riconoscerseli molto semplicemente).
Perchè l’invidia, come tante altre poco nobili manifestazioni, oggettivamente all’esterno Esiste… ed è molto ben evidente, anche.
( chiuso Ot, ma è un’altra di quelle cose, insieme all’ipocrisia, che non reggo. Ma l’ho detto, come tutte tutte tutte le piccinerie… e meschinità d’animo, che si fa ancora prima. Anche i difetti li preferisco in grande! :))) ;)))
ciao ;))
Che sia una serata romantica con l’amata del momento o una folle nottata tra amici , il Sabato sera è uno dei momento di libertà per il quale vale la pena vivere ;)
Ma guarda che se è veramente una nottata folle, vale qualsiasi giorno della settimana. La libertà al mercoledì non va bene? Il sabato sera è solo uno stereotipo.
ua-ua-ua-ua-ua!! lo dicevo io, anni orsono, al mio ex………. amico! che era un borghese….. da sabato sera! ;))
(stronza come poche ma siccome mai quanto lui…. poi da solo stonava ahahaha :)))
Ovvio che ogni giorno della settimana va bene, ma non è un caso che uno dei più bei film della storia si intitoli “La febbre del Sabato sera” . E’ un rituale ;)
Fosse per me ogni giorno sarebbe un Sabato , ma purtroppo ( o per fortuna ) in settimana la maggior parte dei comuni mortali lavora……
@ Francesco.
Capito: anche te, scatenato rivoluzionario, sei una vittima di John Travolta e delle americanate ;)))
No, il problema non è il sabato sera… è il resto della settimana che lavorava in un negozio di vernici!…. capito?
che pazienza.
Festa può essere tutte le sere. O mai.
…e nessun uomo civile rimpiange mai un piacere e nessun uomo incivile sa che cos’è il piacere ;)))
(Oscar degli oscar… Wilde).
(comunque l’invidia, parlo in generale eh, pure questo non smetterò mai di dirlo, è veramente la cosa più odiosa).
Con tutti questi “replica” non ci si capisce più niente. Per fortuna, non è una discussione importante.
Francesco
…come Pinocchio! come ti capisco… com’era? e tutte le settimane sono composte da sei giovedi ahahaha (nel paese dei balocchi…. – non il sabato, ma il giovedi perchè precursore di quella realtà futura relativa a Giove, nelle qualità della giovialità che svilupperemo – per questo rinfacciavo al mio ex l’uscita “soltanto” di sabato! :(((
;)))
..solo che con questi chiari di luna ormai sembrano tutti lunedi….
vabbè esco va, di giorno.
Attenta eh! La luce ti dovesse accecare ;)))
mammamia non mi ci far pensare… sai che temo nella prossima vita di rinascere.. come si chiama quella cosa.. in cui non si può stare alla luce del sole? ha un nome. Ogni tanto ci penso, guarda che ‘punizione’ noooo!!! ;)))
ma certo… me le ricordo le cene di pesce fino all’una di notte… ora invece… ni :(((
ariciao, vedo di uscire è ;)))
Già strana , caro Pino, ma è meglio , ti assicuro , così; quando sono andato in pensione nel 2006, dopo 41 ininterrotti lavorativi pieni, mi sono sentito d’un tratto “disoccupato”!
Probabilmente perchè il tuo lavoro era più “regolare”.
[OT Terremoti Italia] In quel dell’appennino pistoiese c’è un pò da ballare questa sera, con epicentro la zona di Lizzano in Belvedere… Monitoraggio in corso, dopo la seconda scossa di Magnitudo 3.1 preceduta poche ore da da un’altra di Magnitudo 3.6 – Stay tuned.
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