Un altro lutto italiano in Afghanistan: un ufficiale dei carabinieri è stato ucciso nella valle del Panjshir. Un episodio grave, ma che non va inserito nel bollettino della guerra contro i talebani. L’episodio, ancora non completamente chiarito, che ha visto vittima il tenente colonnello Cristiano Congiu è in qualche modo universale e poteva avvenire in qualsiasi città del mondo, ormai tutte senza distinzioni preda della violenza. Tre drogati che tentato di rapinare il gruppo di occidentali, un ragazzo che aggredisce una donna americana, il militare italiano che reagisce, i parenti del ragazzo che vanno a casa, prendono i kalashnikov e uccidono lo “straniero”. Una normale drammatica storia di droga. Che somiglia tanto alle storie delle nostre periferie malate. Con una differenza: che l’ufficiale dei carabinieri stava lì, nella famosa valle dei papaveri, proprio per combattere la droga. E che ha pagato con la vita il suo lavoro (a beneficio di tutti).
AFGHANISTAN: QUATTRO SOLDATI NATO UCCISI IN UN’ESPLOSIONE
(ASCA-AFP) – Kabul, 4 giu – Quattro soldati della missione Isaf (International Security Assistance Force) della Nato sono rimasti uccisi nell’esplosione di un ordigno artigianale nell’est dell’Afghanistan…
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Si pianta un seme, si cura poi un giorno c’è qualcuno che ti strappa quel fiore.
Non credo di fare un torto al mio amico maresciallo…
http://www.iltempo.it/frosinone/2011/06/05/1262566-risoluto_sempre_prima_linea.shtml
non si sa bene come sia andata, forse non proprio come sembrava….
L’omicidio resta.