Se fosse ancora viva, oggi Ylenia avrebbe più di quarant’anni. La sua vicenda, misteriosa e tragica, ancora suscita angoscia e molti interrogativi. Eppure sono passati diciassette anni dall’ultima telefonata alla famiglia, nel gennaio del 1994. Telecinco ha deciso di occuparsi ancora del grande mistero della sua scomparsa, affrontando tutti i dubbi che da allora sono emersi. I colleghi spagnoli mi hanno fatto una lunga intervista sul mio viaggio a New Orleans e su quella testimonianza clamorosa a Cellino. Vi ripropongo i filmati di quei reportage, girati molti anni fa ma incredibilmente attuali. VIDEO
A proposito di quarantenni e di morti miteriose…
Nelle sterminate autostrade
cibernetiche di Internet, ma
non solo, la figura di Pasquale
Cavaliere viene spesso accostata
a quella di Peppino Impastato.
Ad accomunarli due
cose, soprattutto: il modo in
cui hanno trovato una morte
misteriosa (nel caso del giovane
siciliano che osò sfidare la
mafia, la magistratura scoprì
che non era un suicidio solo
vent’anni dopo) ed il modo di
fare politica, appassionata e
“scandalosa”, soprattutto nei
confronti dei poteri forti, istituzionali
o meno.
Nel libro “Le scarpe dei suicidi”,
pubblicazione anarchica
di Tobia Imperato, l’autore
bolla come «omicidi di stato» i
suicidi dei compagni Baleno e
Soledad e fornisce la propria
verità sulla controversa vicenda
dei terroristi ambientalisti
Lupi grigi, ma lo stesso dice di
Cavaliere. «Le circostanze di
questa morte sono oltremodo
strane: egli non aveva manifestato,
al momento della sua
partenza dall’Italia, nessun
proposito autodistruttivo, né
con gli amici né con i familiari.
È possibile che abbia dato noie
a qualcuno in alto».
E questo perché Cavaliere
era scandaloso, appunto. Denunciava
il malaffare politico
ed economico come consigliere
comunale prima e regionale
dopo, pestando i piedi e
la “suscettibilità” di notabili
ed ex parrucconi e di qualche
massone. A 40 anni è uno
dei politici emergenti del panorama
nazionale: con le sue denunce ha già fatto indagare
e dimettere mezza Giunta regionale.
È anche amico di don
Ciotti, con il quale collabora
attivamente. Sono in molti a
pensare, nel ‘99, che il prossimo
passo sarebbe stato quello
del Parlamento. E invece a 41
anni muore in Argentina, suicida
secondo le carte inviate in
Italia dalla Procura di Cordoba
(ed ora anche per quella di
Torino), che si riveleranno poi
false: i risultati dell’autopsia
eseguita in Argentina erano
palesemente contraddittorie
rispetto a quelle fatte in Italia.
Un anno e mezzo fa la Procura
ha archiviato il caso, dopo otto
anni di omissioni e incomprensibili
misunderstanding con
l’istituzione omologa argentina
che, nello stesso lasso di tempo,
non ha mai chiarito del tutto
quelle pesanti incongruenze.
«Ad oggi è questa la verità
giudiziaria del caso- sottolinea
ancora una volta l’avvocato
Emiliana Olivieri- ma certo dei
dubbi permangono». Ad aiutare
a scivolare la vicenda verso
l’oblio dell’archiviazione, ha
anche contribuito la latitanza
dei media, nonostante ci fossero
i requisiti per un giallo internazionale.
A parte la sorella Antonietta
e il parlamentare Gardiol,
che si recarano in Argentina
nei giorni successivi alla
morte del verde, nessuna altra
autorità, a fronte dei sospetti dei familiari in qualche modo
poi alimentati dai referti argentini,
si recò in Sudamerica
per saperne di più. Silenzio.
Chiuso: come il sito internet
che per anni ha denunciato le
collusioni politico economiche
alla base delle ultime inchieste
di Cavaliere in ordine agli interessi occulti su Olimpiadi
2006 e Tav, oscurato un paio
di mesi fa. Una parte dello
stesso mondo di Pasquale ha
chiuso la vicenda quasi subito.
È comprensibile e rispettabile:
convinto che fosse il gesto
di una persona depressa. Ma
va anche detto che un appunto
sull’angolo di un’agenda, che
parla del fardello di una vita di
passioni e pressioni così dense,
non ne fa né una prova, né una
lettera d’addio.
Breve digressione sulla Tav
Cavaliere sarà coinvolto, alla
fi ne degli anni ‘90, nell’inchiesta
sui Lupi Grigi, pagina nebulosa
della storia recente, ovvero
degli squatter che avrebbero
collocato alcuni ordigni
alla costruenda linea dell’alta
velocità, in Val di Susa. Una
vicenda nella quale si inserirà
pure un personaggio come
Franco Fuschi, sedicente 007,
del quale si scopriranno omicidi
fi no ad allora rimasti insoluti
(di un giovane a Grosso nel ‘91
e di un contadino volpianese
nel ‘79). Pasquale sarà l’unico
che dialogherà con l’area antagonista,
anche se nell’agosto del ‘98 riceverà a sua volta un
pacco bomba, insieme a magistrati
e giornalisti. Due dei tre
anarchici che fi niranno di lì a
poco in galera si suicideranno.
Erano amanti, lei era argentina.
Si erano sempre dichiarati
estranei ai fatti terroristici loro
ascritti.
Suicidi/Argentina
Pasquale negli ultimi anni
aveva conosciuto una giovane
argentina che studiava a Torino.
E ci aveva fatto un fi glio.
Per questo era in Argentina in
quell’agosto del ‘99, per riaccompagnare
il bimbo dalla madre,
nel frattempo ritornata a
in Sudamerica. «Uno come lui
si suiciderebbe nella stanzetta
del fi glio? Impiccandosi alla
spalletta del letto a castello?
», – si sono sempre chiesti le
sorelle e il padre di Pasquale.
«Soffriva per la lontananza del
bimbo – conferma l’ex moglie
Teresa – ma soffriva anche per
tutto ciò che amava e in cui
credeva. Ultimamente la politica
lo aveva deluso e amareggiato.
Da farsi venire l’ulcera».
✤ Antonello Micali
Perché mi dice nome utente non valido se clicco o nel video ?
Pure a me, ma credo sa lo stesso che si vede in fb,forse…..
non so, il link è questo
Ho visto il video di Urbino, non mi sembra una ragazza con il desiderio di uccidersi.La sua voce il suo volto esprimono desiderio di vita.
Salve, scusate ma qual’è il “video di Urbino”?
Cliccando in alto, su “Video”, a me compare il mio account Youtube, ma nessun video. E’ molto strano non mi era mai successo prima, il link è stato inserito correttamente?
Ossequi a Pino Scaccia.
Il link è corretto, ho controllato.